John Surman - Upon Reflection (ECM, 1979)
Il jazz tinteggiato di elettronica, contemplativo, lirico e semantico dell'unico sax baritono capace di sviluppare con originalità la poetica di Coltrane su uno strumento cosi complesso. Dopo le esperienze con le orchestre di Mike Wesbrook e Chris Mc Gregor e tutto il filone avanguardistico del jazz inglese, Surman arriva alla sua seconda prova solista, la prima per la ECM. Sparito l'alone pioneristico del precedente lavoro, Upon Reflections è un jazz dalla struttura complessa e originale, in cui vengono utilizzate largamente le tecniche della registrazione multipla. Come un vero costruttore di suoni ed atmosfere, il musicista, qui in veste di polistrumentista unico, esplora nuove aree del suo universo musicale accostando l'elettronica delle basi interattive dei sinths con le estensioni acustiche delle tastiere e i cromatismi dei fiati. In questo miracoloso equilibrio di componenti nasce la musica di Surman ed egli stesso entra a far parte della mitologia del jazz moderno. Una bellissima esposizione del suo concetto di jazz nella sua pagina più luminosa.
1900-2000 Musica dal pianeta terra. Dal Jazz al Rock 200 CD da salvare/Mauro Ronconi/Arcana
Edge Of Illusion
Solo performer: John Surman (soprano saxophone, baritone saxophone, bass clarinet, synthesizer).
Edge Of Illusion / Filigree / Caithness To Kerry / Beyond A Shadow / Prelude And Rustic Dance / The Lamplighter / Followong Behind / Constellation
Spoiler :
Molto bello. Mi ha riportato un po' alle atmosfere di quegli anni(fine '70) a cui sono molto legato, anche dal punto di vista musicale. Approfitto dell'occasione per ringraziare dell'ottima musica e dell'ottimo blog,
RispondiEliminache spero si arricchisca ancora. Saluti a tutti.