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Cannonball Adderley - Mercy, Mercy, Mercy! Live at 'The Club” (Capitol, 1966)

Il sassofonista Julial Edwin Adderley,  devoto “ parkeriano “  e fratello del più famoso Nat,   maturò la propria espressività jazzistica nei gruppi di Miles Davis e , a partire dagli anni cinquanta, pubblicò numerosi dischi da solita molto validi avvalendosi delle importanti collaborazioni del fratello, di Bobby Timmons, Yusef Lateef , Joe Zawinul.  Julian fu soprannominato dapprima “ Cannibal “ perché vinse una sfida in un bar ingurgitando svariati piatti di lardo , uova, altro ancora. Poi però il soprannome fu tramutato in “ Cannonball “ in quanto quell’appetito insaziabile l’aveva nel tempo fatto così ingrassare da assomigliare ad una “ palla “ . Per la cronaca il sassofonista prese anche un altro soprannome, quello di “ Cannonbird “ in onore al suo mito Charlie Parker. Questo lavoro è stato il suo più fortunato a livello commerciale ed ha una storia particolare. Il “ Club De Lisa “ era uno storico locale di Chicago,  punto di riferimento per almeno trent’anni di tutto il jazz americano. In quel posto,  promosso e animato dal dee Jay E. Rodney Jones , l’altosassofonista di Tampa suonava il suo jazz caldo,  esuberante e comunicativo con il suo quintetto che vedeva al pianoforte il nuovo entrato l’austriaco Joe Zawinul. Nell’estate del 1966 Adderley registrò lì  una serie di scintillanti brani , tra cui “ Fun “, “ Sticks “ e soprattutto “ Mercy, Mercy, Mercy “ di Zawinul, con un sound strepitoso dove il jazz si stemperava magistralmente con altri elementi della musica nera come il soul, il gospel e il blues. Tornati a Los Angeles con le registrazioni, constatarono però che in quel disco dal vivo che doveva essere l’omaggio al mitico locale vi era poca partecipazione da parte del pubblico, poca reattività e così , sotto la direzione del produttore David Axelrod, registrarono nell’immensa hall degli studi Capitol, adibita per l’occasione in una sala da concerto, le nuove incisioni, stavolta supportate da un audience appassionata , festosa, trascinata dalle presentazioni del solito E. Rodney Jones. E' un lavoro di grande importanza testimone di un periodo dove i jazzmen si propongono come autori del repertorio lasciandosi alle spalle le improvvisiazioni sui giri armonici degli standard di Tin Pan Alley. Un giusto connubio tra fruibilità e tecnica per sei tracce di modern jazz così efficace e trascinante capace di arrivare al grande pubblico del mainstream.

Mauro Ronconi






Musicians: Cannonball Adderley (alto sax), Nat Adderley (cornet), Joe Zawinul (electric piano), Victor Gaskin (bass), Roy McCurdy (drums). Composed by Joe Zawinul.

Tracks: 1. Fun 2. Games 3. Mercy, Mercy, Mercy 4. Sticks 5. Hippodelphia 6. Sack O' Woe




Spoiler :
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_Quintet_-_Mercy_Mercy_Mercy__Live_At_The_Club_1967.rar

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