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Miles Davis - In a Silent Way (Columbia, 1969)

Questo è il disco della svolta, dopo il quale la musica di Davis non sarà più uguale a prima.Due lunghi brani (anzi quattro accoppiati Shhh/Peaceful e In a silent way/It’s about that time) dall’andamento lento e meditativo per lasciare che le idee fluiscano libere da condizionamenti, senza coordinate pre-fissate in un gioco di incastri in parte ottenuto in fase di montaggio, cosa per l’epoca perlomeno originale.Davis comincia a recepire altre influenze, James Brown, il batterista Buddy Miles, il rock/soul/funky di Sly and the Family Stone e soprattutto Jimi Hendrix con il quale si parlò di un progetto comune. Tutto questo si riflette – seppur non ancora così fortemente come nel disco successivo – in In a silent way dove non c’è una vera e propria melodia ma una lunga serie di assoli che si stendono sul suono liquido e diafano ottenuto dal piano elettrico (ce ne sono ben tre all’opera) e bene si combinano con le insistite pulsioni ritmiche scandite da Holland e Williams e con il suono sciamanico della tromba di Davis. Completano la magia di un disco il cui ascolto lascia senza fiato il soprano di Shorter e la chitarra di McLaughlin che, arrivato solo da pochi giorni dall’Inghilterra, nessuno sapeva cosa avrebbe suonato.

Francesco Soliani – jazzer.it




In a Silent Way / It's About That Time




Personnel:
Miles Davis: trumpet
Herbie Hancock: electric piano
Chick Corea: electric piano
Wayne Shorter: tenor sax
Dave Holland: bass
Josef Zawinul: electric piano & organ
John McLaughlin: guitar
Tony Williams: drums

Tracks:
1. Shhh / Peaceful (Miles Davis)
2. In a Silent Way / It's About That Time (Josef Zawinul)



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