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Agli inizi degli anni novanta circolavano voci circa lo scioglimento degli U2, la band contemporaneamente più amata e odiata degli anni ottanta. Toccò a Bono precisare: << E’ soltanto … che dobbiamo sparire per un po … e ricominciare a sognare tutto da capo>>. Il gruppo percepisce che con il nuovo decennio la band deve rigenerarsi, trovare nuovi stimoli per andare avanti, e lo fa registrando, fra Dublino e gli studi Hansa Ton di Berlino, gli stessi che ospitarono le session della trilogia berlinese di David Bowie, Achtung Baby. Un disco che spiazzerà fan e critica, per la massiccia presenza di elettronica che dà all’album un sound totalmente diverso da quello classico degli U2. Il punto di svolta dell’album è One, nata per caso, lavorando su un riff di The Edge per un pezzo dal titolo Ultraviolet. One come tutte le cose belle è semplice, è una splendida ballata che parla d’amore, di fratellanza e rispetto per le diversità, dice: << Siamo una cosa sola, ma non la stessa cosa>>, dobbiamo andare avanti assieme se vogliamo sopravvivere e la canzone ci ricorda che non abbiamo scelta.








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Era il 22 Novembre del 1963, l’album natalizio confezionato da Phil Spector con il meglio dei suoi gruppo vocali (Ronettes, Crystals, Bob B Soxx & The Blue Jeans) e la sua cantante preferita (Darlene Love), doveva far bella mostra in tutti i negozi di dischi, ma proprio quella mattina accadde un fatto così tragico da sconvolgere qualsiasi festeggiamento e promozione: l’assassinio di John Kennedy, il presidente degli Stati Uniti. Il disco fu ritirato dal mercato e posticipato a data incerta e senza alcuna promozione. Phil Spector , tra l’altro nato il 26 Dicembre, era all’apice della carriera, aveva fondato la sua etichetta personale Phillies ed i singoli da lui prodotti entravano puntualmente ai  primi posto delle  classifiche. Questo “A Christmas Gift For You“  fu un  progetto ambizioso, quasi ardito perché si rivisitava in modo spettacolare e nuovo le classiche e familiari melodie del repertorio natalizio come White Christmas, Santa Claus Is Coming To Town, Sleigh Ride, Christmas, Silent Night, attraverso il caratteristico sinfonismo spectoriano fatto di pop, rock’n’roll, r&b e country.  Sommerso dalla massa sonora del “ muro del suo suono“  e dagli enfatici arrangiamenti delle sue produzioni, questi lavoro è diventato nel tempo un vero punto di riferimento e  il più imitato della storia (Brian Wilson, ascoltandolo, pubblicò l’anno seguente il suo album di Natale con i Beach Boys). Diretto appassionatamente da Spector con l’arrangiatore Jack Nitzsche e il geniale ingegnere del suono Larry Levine,  l’album contiene dodici classici natalizi magnificamente riletti più Christmas (Baby Please Come Home) “ un’originale scritto per l’occasione dallo stesso Spector insieme alla coppia Jeff Barry - Ellie Greenwich e interpretata magistralmente da Darlene Love. In chiusura  Spector ed i suoi artisti augurano buon natale sulle note di “Silent Night“.

Mauro Ronconi



Tracks: 1 Darlene Love – White Christmas  2 The Ronettes – Frosty the Snowman  3 Bob B. Soxx and the Blue Jeans - The Bells of St. Mary  4 The Crystals – Santa Claus Is Coming to Town  5 The Ronettes – Sleigh Ride  6 Darlene Love - Marshmallow World  7 The Ronettes - I Saw Mommy Kissing Santa Claus  8 The Crystals – Rudolph the Red-Nosed Reindeer  9 Darlene Love - Winter Wonderland  10 The Crystals - Parade of the Wooden Soldiers  11 Darlene Love – Christmas (Baby Please Come Home)  12 Bob B. Soxx and the Blue Jeans - Here Comes Santa Claus  13 Phil Spector and Artists - Silent Night 



Spoiler :
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Questo è l'album che ha reso celebre Joseph Anthony Passalacqua, meglio conosciuto come Joe Pass. Maestro della chitarra, Joe Pass è stato un caposcuola per generazioni di chitarristi jazz. Virtuoso ineguagliato, capace di orchestrare fraseggi, accordi complessi e linee di basso, dalle velocità folli al tempo rubato, senza mai perdere eleganza nell'esecuzione. In Questo CD attraverso la sua sei corde rivive il grande repertorio di canzoni della musica americana e degli standard.















Solo performer: Joe Pass (guitar).


Tracks:
1. Night And Day
2. Stella By Starlight
3. Here's That Rainy Day
4. My Old Flame
5. How High The Moon
6. Cherokee
7. Sweet Lorraine
8. Have You Met Miss Jones?
9. 'Round Midnight
10. All The Things You Are
11. Blues For Alican
12. The Song Is You




Spoiler :
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Gli appassionati di jazz sanno che gli anni '60 furono il periodo migliore per il Trio di Oscar Peterson. Indubbiamente è stato durante questo periodo che il pianista ed i suoi partners, Ray Brown al contrabbasso e Ed Thipgen alla batteria hanno riscosso i loro più grandi successi – e questo successo non è mai stato ripetuto con altre formazioni di musicisti. Uno degli album che emerse durante quel periodo fu proprio ‘Night Train’, un album che ancora oggi si trova in cima alle classifiche dei migliori in assoluto dell’intera storia del jazz. Come è giusto e doveroso per una formazione composta di musicisti di colore, il blues – dove affondano le radici del jazz Americano – è il cuore di questa musica. In aggiunta ad una serie di brani molto conosciuti, quest’album contiene ballate di straordinaria bellezza. E se non sentite correre un brivido lunga la vostra colonna vertebrale quando ascoltate 'Georgia On My Mind' oppure 'Hymn of Freedom', allora è tempo di farvi visitare da un dottore! Oltre a contenere i migliori pezzi di Peterson, l’album merita per la sua eccellente qualità tonale ed il suo alto standard di qualità di stampa. Ma tutto questo i fans lo sanno già! L’album è stato registrato da Val Valentin nel 1962 e prodotto dal deus ex machina del jazz Norman Granz




Bags' Groove




Personnel:
Oscar Peterson - piano
Ray Brown - double bass
Ed Thigpen - drums

Tracks:
1. "C Jam Blues"
2. " Night Train"
3. "Georgia on My Mind"
4. "Bags' Groove"
5. "Moten Swing"
6. "Easy Does It"
7. "The Honeydripper"
8. "Things Ain't What They Used to Be"
9. "I Got It Bad (and That Ain't Good)"
10. "Band Call"
11. "Hymn to Freedom



Spoiler :
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"Mr P.C.", come lo aveva battezzato  Coltrane, è stato per un decennio ('55-'65) la colonna portante dei gruppi di Miles Davis e John Coltrane. Dotato di gran tecnica, eleganza e profondo senso del blues, è stato un vero virtuoso dello strumento. Ha suonato con Sonny Rollins (Tenor Madness), Thelonious Monk (Brilliant Corners) e Kenny Burrel (Introducing Kenny Burrel). Durante l'esperenzia davisiana incide alcuni dischi a suo nome come questo "Whims Of Chambers", un magistrale album di hard bop che si avvale della presenza di John Coltrane, Donald Byrd, Kenny Burrell, Horace Silver e Philly Joe Jones. Muore prematuramente a soli trentatre anni consumato dall'alcol e dalla droga, lasciando un segno importante che le generazioni successive di bassisti  non hanno potuto ignorare.






Personel

Paul Chambers - Bass
John Coltrane - Tenor saxophone
Donald Byrd - Trumpet
Horace Silver - Piano
Kenny Burrell - Guitar
Philly Joe Jones - Drums


Tracks List

01. Omicron (7:41)
02. Whims Of Chambers (7:17)
03. Nita (4:43)
04. We Six (4:05)
05. Dear Ann (6:32)
06. Tale Of The Fingers (3:43)
07. Just For Love (4:19)



Spoiler :
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http://www.fileserve.com/file/UwVaXFq/PaulChambersWhimsChamber.part2.rar
http://www.fileserve.com/file/b2tTvuM/PaulChambersWhimsChamber.part3.rar
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Sebbene questo album rappresenti l’unica registrazione di Thelonious Monk come membro dei celebri Jazz Messengers di Art Blakey, il pianista e il batterista sono stati amici intimi con una grande intesa sia umana che musicale. Non a caso Blakey è presente sia nella prima che nell’ultima sessione in studio di Monk, dalla registrazione in quintetto e trio del 1947 a quella londinesi del 1971, Blakey e Monk erano in tour con il gruppo chiamato “Giants of Jazz” (che comprendeva anche Sonny Stitt, Dizzy Gillespie, Kai Winding e Al McKibbon). Blakey non ha mai fatto mistero della sua ammirazione per Monk, sia come pianista che come compositore. Infatti, con l'eccezione di "Purple Shades" di Johnny Griffin, tutte le composizioni di questo album del 1957 sono brani classici di Thelonious Monk. Oltre i due straordinari musicisti già citati completano la formazione impegnata in questa sessione: Johnny Griffin (sax tenore), Bill Hardman (tromba) e Spanky Debrest (contrabbasso).




Personnel: Art Blakey (drums); Thelonious Monk (piano); Johnny Griffin (tenor saxophone); Bill Hardman (trumpet); Spanky DeBrest (bass).




Tracks:
1. Evidence
2. In Walked Bud
3. Blue Monk
4. I Mean You
5. Rhythm-A-Ning
6. Purple Shades
7. Evidence
8. Blue Monk
9. I Mean You





Spoiler :
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