John Coltrane – Meditations (GRP, 1965)
Opera infernale e celestiale, segna il punto di rottura del quartetto Coltrane, da cui Tyner ed Elvin Jones si staccarono subito dopo, gettando la spugna. Se si ha il coraggio di oltrepassare il paesaggio sonoro da fantascienza dei primi minuti - un diluvio di fischi e tambureggiamenti in cui nessun essere umano parrebbe potersi addentrare senza timore - si affronta un viaggio tra visioni sulfuree, urlanti, arroventate, e visioni cristalline, mormoranti, fresche e rigeneratrici. Coltrane costruì l'opera come un collage di cinque composizioni distinte, in cui le opposte polarità si alternano in modo sconcertante ma sagacemente pianificato; e i suoi assolo sono di una semplicità ascetica.
Marcello Piras - Il jazz, I dischi, i musicisti, gli stili - Editori Riuniti (01 novembre 1998)
Marcello Piras - Il jazz, I dischi, i musicisti, gli stili - Editori Riuniti (01 novembre 1998)
Serenity
Personnel: John Coltrane (tenor saxophone, percussion); Pharoah Sanders (tenor saxophone, tambourine, bells); McCoy Tyner (piano); Jimmy Garrison (acoustic bass); Elvin Jones, Rashied Ali (drums).
Tracklist
01. The Father and The Son and The Holy Ghost
02. Compassion
03. Love
04. Consequences
05. Serenity
Spoiler :
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